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Il ciclismo e le maltodestrine

Maltodestrine: cosa sono, quando e perché assumerle

Cosa sono le maltodestrine?

Le maltodestrine sono un carboidrato complesso derivante dal processo di idrolisi degli amidi. Le lunghe catene di glucosio che formano l’amido vengono “spezzettate” dalla reazione di idrolisi e si formano così polimeri costituiti, nel caso delle maltodestrine, da 3 a 17 molecole di GLUCOSIO (DESTROSIO) unite da particolari legami detti “alfa 1-4 glicosidici”.

Solitamente viene impiegato l’amido di mais ma, anche se più raramente, può essere utilizzato l’amido di riso, di grano o di patata.

Chi è abituato a leggere le etichette degli alimenti saprà che le maltodestrine sono spesso elencate negli additivi.
Tuttavia, non tutti sanno che quelle impiegate per alcuni cibi industriali non sono le stesse che vengono consigliate come integratore per chi pratica attività fisica intensa.


Infatti, a seconda del processo chimico utilizzato, si possono ottenere due tipi di maltodestrine, con caratteristiche, proprietà e conseguenti impieghi differenti:

•    maltodestrine indigeribili: utilizzate come addensanti in combinazione con dolcificanti chimici nella produzione di alimenti industriali;

•    maltodestrine digeribili: utilizzate come supplemento alimentare per chi pratica attività fisiche molto intense.


Le maltodestrine appartenenti alla seconda categoria si presentano come una sottile polvere, solubile in acqua, di sapore neutro e facilmente digeribile.

La destrosio Equivalenza (DE)


In base al grado di idrolisi delle catene di glucosio si determina la lunghezza dei polimeri: più avviene la reazione e più corte saranno le catene di glucosio.

Proprio in base a questo viene fuori la famosa classificazione DESTROSIO EQUIVALENZA (DE), con valori che vanno da 0 a 100 in modo da quantificare quanto la molecola si comporti in maniera simile al glucosio (DE= 100): maggiore è la destrosio equivalenza, minore è la lunghezza della catena glucidica (maggior grado di idrolisi) e più si avranno caratteristiche simili al glucosio. Viceversa, tanto minore è la destrosio equivalenza (DE vicina a 0), tanto MAGGIORE è la lunghezza della catena glucidica (minor grado di idrolisi).

  • 100 = glucosio/ destrosio
  • 20-3= maltodestrine
  • 13-1= destrine (le vedremo in seguito)

Pur essendoci delle differenze tra le maltodestrine con DE3 e quelle con DE 20 in termini di assimilazione, il loro indice glicemico è più o meno simile.

I parametri che invece variano in relazione alla DE (destrosio equivalenza), sono:

  • Velocità di svuotamento gastrico
  • Tollerabilità gastrointestinale
  • Tempi di assimilazione

Questi fattori vengono principalmente influenzati dalla minore osmolarità di soluzioni contenenti maltodestrine che a sua volta hanno anche un peso molecolare più alto tanto più è bassa la Destrosio equivalenza DE (l’osmolarità è una grandezza fisica usata in chimica che esprime la concentrazione delle soluzioni, e in particolare è il numero totale di molecole e ioni disciolte in essa).


Maltodestrine e sport

I carboidrati sono la principale fonte energetica per il nostro organismo. Le maltodestrine aiutano a  mantenere relativamente stabile la glicemia, favorendo un livello costante di forza e resistenza.

Sono maggiormente indicate per gli sport di endurance, caratterizzati da un elevato dispendio di energia, come ad esempio il ciclismo e la corsa agonistica.
Sono consigliate anche per gli atleti che praticano sport di potenza, come ad esempio il sollevamento pesi e il bodybuilding, poiché i carboidrati come le maltodestrine contribuiscono al recupero della normale funzione muscolare (contrazione) dopo un esercizio fisico intenso e/o prolungato che comporti affaticamento muscolare e depauperamento delle riserve di glicogeno nei muscoli scheletrici*.


*l'effetto benefico si ottiene mediante il consumo di carboidrati da tutte le fonti pari complessivamente a 4 g per kg di peso corporeo, con un'assunzione in dosi da iniziare entro le prime 4 ore successive a un esercizio fisico intenso e/o prolungato e da concludere comunque entro le 6 ore successive a tale esercizio.


Quali maltodestrine scegliere

  

È importante ricordare che i benefici di queste sostanze dipendono anche dal tipo di prodotto che si sceglie di utilizzare e dagli eventuali ingredienti aggiuntivi che lo compongono. Infatti, sul mercato sono disponibili prodotti in cui le maltodestrine sono abbinate ad amminoacidi, a fruttosio o ad altre vitamine sotto forma di integratori alimentari più complessi.


Nella scelta del tipo di prodotto da utilizzare è bene farsi consigliare dal proprio preparatore atletico, così da poter pianificare anche le modalità di assunzione. Gli integratori di maltodestrine in forma di polvere idrosolubile sono i più diffusi, poiché la soluzione che ne deriva è più facilmente assimilabile. Si possono trovare anche sotto forma di barrette, in soluzione gel, più indicata in caso di alta sudorazione, o in soluzione liquida, già pronta all’uso e combinata con vitamine, ideale per essere consumata anche in movimento, ad esempio durante una pedalata.


È importante sottolineare che gli integratori di maltodestrine non vanno intesi come sostituiti del pasto, e vanno sempre bilanciati all’interno di una dieta variegata ed equilibrata, mantenendo sempre un sano stile di vita, con un buon livello di attività fisica.

Quando e perchè assumere le maltodestrine

Per via del suo alto indice glicemico, viene consigliata la sua assunzione di maltodestrine in chiave di recupero energetico post allenamento, soprattutto nel caso di allenamenti ad alta intensità, facendo attenzione a non superare i 40g nella singola assunzione per via delle problematiche di assorbimento intestinale.

In quest’ultimo caso, le linee guida nello sport suggeriscono di utilizzare miscele di destrosio + maltodestrine + altre molecole, come ad esempio il fruttosio, per migliorare il trasporto e l’assorbimento intestinale a seguito delle eventuali saturazioni dei canali di assorbimento.

Per i soggetti celiaci, invece, le dosi dovrebbero essere inferiori. Anche se la lavorazione solitamente priva le maltodestrine della componente proteica responsabile delle problematiche comuni riscontrate nella celiachia, a questi soggetti si consiglia comunque di avere cautela nella loro utilizzazione



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