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Pelle sana e tonica grazie al collagene

Collagene: a cosa serve e come integrarlo | Dottor Marco Guercioni

Cos'è il collagene?

Quando parliamo di collagene, ci riferiamo ad una grande famiglia di molecole proteiche. Il collagene infatti (la dicitura corretta sarebbe “i collageni” ma più comune usare il singolare) è la proteina più rappresentata nel regno animale. La sua struttura è composta da tre catene di amminoacidi che si intrecciano tra loro a formare delle fibre più spesse.

A cosa serve e dove si trova il collagene?

Il collagene è fondamentale per la struttura e il sostegno di organi e tessuti. Basta pensare al fatto che tutti i vari tipi di collagene sono prodotti a partire da diverse decine di geni. Si trova infatti sia nella matrice extracellulare - quello “spazio” al di fuori delle cellule che serve per la comunicazione delle stesse e per il trasporto di nutrienti e molecole di vario genere - che nei costituenti fondamentali di cartilagine, osso, fasce, tendini, legamenti. In questi siti, il collagene ha la forma di vere e proprie fibre che, intrecciandosi tra loro e con altre molecole presenti, formano impalcature e reti che conferiscono le varie proprietà del tessuto in questione. Nella matrice extracellulare, il collagene è in continua interazione con tantissime altre molecole, permettendo la ricezione e l’invio di segnali. Nei tessuti connettivi invece, forma fibrille e quindi strutture in grado di resistere a forze di tensione (comportandosi diversamente dalle fibre cosiddette “elastiche”). Da notare che, come gran parte di cellule e tessuti, anche il collagene subisce rimodellamento e ricambio, l’uno in funzione del carico che le strutture devono sostenere (il collagene è quindi “adattabile” in base alle esigenze), l’altro per assicurare sempre la funzionalità delle molecole.

Il turnover del collagene

I meccanismi del ricambio di collagene, come molti altri che avvengono nel nostro organismo, perdono efficienza col passare degli anni e gradualmente si crea uno squilibrio fra la degradazione e la sostituzione delle catene proteiche del collagene, a favore della prima. Se potessimo osservare la nostra pelle che invecchia a livello molecolare, vedremmo una generale disorganizzazione delle fibre collagene che causa la perdita delle strutture di sostegno nella matrice extracellulare con conseguente perdita di tono, rilassamento cutaneo e formazione di segni e solchi laddove la pelle è sottoposta a più stress meccanico: così si formano le rughe.

Per quanto riguarda gli altri tessuti, con l’invecchiamento si assiste ad una progressiva perdita dell’elasticità tendinea legata anche ad alterazioni delle fibre collagene. Alcuni fattori possono influenzare negativamente e quindi accelerare la perdita progressiva e le modificazioni funzionali negative del collagene. Questi sono:

  • Eccessiva esposizione ai raggi solari
  • Fumo di sigaretta che causa un aumento dei radicali liberi che intaccano le strutture del collagene
  • Adottare continuamente posture scorrette influenza il modellamento articolare, così come il ripetersi di determinati movimenti può influenzarne l’usura.

A livello alimentare, una dieta ricca degli amminoacidi fondamentali che compongono il collagene, cioè prolina, idrossiprolina e glicina, può stimolare o comunque favorire il suo turnover, cioè il ricambio. Uno degli alimenti più ricchi di collagene è il brodo ottenuto dalla bollitura delle ossa, Inoltre, anche la gelatina alimentare che usiamo in cucina altro non è che collagene prodotto sfruttando il calore che ne denatura la struttura.

Il collagene idrolizzato

Per aumentare o comunque favorire il ricambio di collagene e la sua produzione da parte delle cellule designate, cioè i fibroblasti, una buona strategia è assumere un integratore di collagene idrolizzato. Il collagene idrolizzato nient’altro è che la molecola di collagene frammentata in di- e tri-peptidi (ovvero piccoli gruppi di 2 o 3 amminoacidi) che sono direttamente assorbiti come tali. Alcuni studi di farmacocinetica (cioè della scienza che studia come assorbimento, biodisponibilità, distribuzione, metabolismo ed escrezione nel tempo dei farmaci) evidenziano infatti che dopo l’assunzione di collagene idrolizzato, nel plasma aumentano i livelli dei precursori diretti del collagene. Altri studi ancora mostrano che alcuni degli amminoacidi assunti sono rilevabili direttamente all’interno della pelle.

Quando assumere il collagene idrolizzato

Il collagene idrolizzato, per via della sua struttura, che risulta ben digeribile e quindi biodisponibile, può essere assunto a digiuno, ad esempio la mattina appena svegli, oppure la sera prima di coricarsi.

Dottor Marco Guercioni

Il parere professionale del Dott. Marco Guercioni si basa su studi scientifici internazionali e sulla sua esperienza di biologo specializzato in nutrizione. La diffusione dell'articolo da parte di Vitamincenter ha esclusivamente valore divulgativo e non vuole essere in alcun modo un’indicazione terapeutica.

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