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Mamma in forma

Mamme: allenamento, alimentazione e integrazione durante e dopo la gravidanza

Mamme e sport: Alba ci racconta la sua storia

Vorrei poter dire tante cose di me , ma la realtà è che sono una comunissima ragazza di 29 anni, che vive in un piccolo paese abruzzese, dove si assapora il profumo della tranquillità. Sono una ragazza un po’ “vecchio stampo”, che ha deciso di sposarsi all’età di 22 anni con il suo primo ed unico amore: l’idea inizialmente era di avere subito dei bimbi, poi però il lavoro ha sovrastato questo desiderio rimandandolo di qualche anno. Ma credo che il destino abbia la sua puntualità ed è giusto che sia andata così, perché questo mi ha consentito di realizzarmi anche sul lavoro, cosa a cui tenevo particolarmente. Ora ho un bellissimo bimbo di poco più di 2 anni e sono in attesa di una bimba che nascerà in piena estate.

Una passione innata per lo sport

Penso che la passione per lo sport sia scritta nel mio dna: sin da piccola ho provato ogni genere di attività sportiva, dalla danza classica e hip–hop al karate, persino il basket (nonostante la mia altezza non del tutto idonea a questo sport). Probabilmente il merito è stato anche della mia mamma che non mi hai mai posto limiti, visto che anche lei da ragazza ha svolto attività agonistica nel campo dell’atletica leggera, collezionando diverse vittorie e successi.

Tornare in forma dopo il parto

Quando iniziai questo percorso il mio intento non era gareggiare, anche perché - non mi vergogno a dirlo - ero completamente ignara di questo mondo, nonostante frequentassi la sala pesi da quando avevo 14 anni. Con l’exploit dei social ho iniziato a confrontarmi con altre ragazze, vedevo questi fisici scultorei e ne ero colpita e affascinata. Mentre ero incinta di David all’ottavo mese di gravidanza già mi ero posta l’obiettivo di rivolgermi ad un preparatore atletico (che poi fu Sandro Grillenzoni) non solo per tornare in forma dopo il parto, ma per ottenere una forma fisica che andava oltre quella che avevo.

Tornare in forma dopo il part

Obiettivo: mamma in gara!

Iniziai la preparazione con Sandro il 20 novembre 2016, appena 8 mesi dopo il parto, e lui dal primo incontro non mi illuse, non mi parlò di gare e mi disse: un passo alla volta. Essendo lui a Reggio Emilia ed io in Abruzzo, in più con un bimbo piccolo, non riuscivo a fare un check dal vivo in modo frequente. Tuttavia circa 8 settimane dopo il primo incontro, andai da lui e a sorpresa mi disse che non aveva dubbi: ero una Bikini e ad Aprile potevo fare il mio esordio sul palco. Io rimasi incredula ma allo stesso tempo fui estremamente motivata: sono fatta così, non ci sono vie di mezzo per me!

Le motivazioni di una neo mamma

Penso che ognuno di noi iniziando un nuovo percorso personale sia spinto da una forza interiore che ha bisogno di far esplodere. Nel mio caso era arrivato il momento di fare qualcosa in cui l’unica protagonista ero io: non volevo l’aiuto di nessuno, avevo solo bisogno di superare i miei limiti e di dimostrare a me stessa che se volevo potevo tutto. Dopo il parto ho avuto due situazioni personali un po’ particolari, era caduta in un vortice di tristezza ed insicurezza, ma io non sono né triste e né insicura, quindi dovevo uscirne e questa era stata la mia strada: allenarmi, fare e magiare ciò che preferivo, non badando ai giudizi ed ai pregiudizi, che non mancano mai.

“Le atlete che mi hanno ispirata”

La mia musa ispiratrice è stata Anna Tapu, era così perfetta ed elegante, ed infatti questo è stato uno dei motivi per cui mi sono rivolta a Sandro. Lui rise quando gli chiesi: “che dici ci posso arrivare ad essere come la Tapu?” Ovviamente era tutto autoironico, ognuno di noi ha le sue potenzialità, ma avere qualcuno a cui ispirarsi ci dà più voglia e forza, ed è uno sprono a fare sempre meglio.

La prima gara

La prima gara è stata traumatizzante ed emozionante. Era una gara di rodaggio per vedere se mi piaceva stare sul palco, se non mi sentivo in imbarazzo. Non andò come speravo, visto che i metodi di giudizio erano stati un po’ confusi. Pensai: iniziamo bene. Ma non ci rimasi male, perché oltre ad essermi fidata di ciò che avevamo costruito in quei mesi con il coach, quando scesi dal palco chiedendogli cosa avessi sbagliato, lui mi rispose: niente, semplicemente sei pronta per le selezioni dei campionati italiani Wabba.

Le prime soddisfazioni

Ed infatti non ho potuto dargli torto: affidarmi completamente alla sua competenza mi ha portato tante soddisfazioni, dal vincere i Campionati Italiani Wabba nel 2017, a passare le selezioni per Miss Universo a Budapest, a salire dopo neanche un anno di preparazione sul palco del Due Torri, (considerato tra i palchi più ambiti del BB italiano), e poi non ultimo a classificarmi con un 5° posto alla mia prima gara internazionale, nonostante fossi appena entrata al terzo mese di gravidanza. Insomma un percorso davvero pieno di emozioni e significativo per la mia persona.

La preparazione atletica di una mamma lavoratrice

La preparazione atletica di una mamma lavoratrice

Fondamentalmente la preparazione non mi pesò molto, anche perché quando andai da Sandro già seguivo una dieta prevalentemente proteica, quindi a livello alimentare ero “parata”. Mi ha aiutato il fatto di essere una persona molto metodica, quindi alimentazione scandita e allenamento diviso per diversi gruppi muscolari. Era un metodo ottimale per me e per la vita da Mamma e Lavoratrice che svolgevo. Inoltre ho affrontato tutto con molta tranquillità e serenità: penso che l’equilibrio interiore sia fondamentale per ottenere il meglio di noi.

Allenamento durante la gravidanza

Nel momento in cui scrivo sono al settimo mese di gravidanza ma non rinuncio agli allenamenti, anzi ne ho bisogno. Mi alleno 3 volte a settimana, in questo periodo sto lavorando con i diversi gruppi muscolari in super serie, in modo da mantenere il muscolo tonico ma snello. Con le ragazze che mi seguono su Instagram scherzo e dico che sono in “ definizione” per l’estate. Ho aggiunto molto cardio, almeno mezz’ora al giorno, cosa che durante la preparazione avevo quasi abolito. Se riesco mi alleno a casa, abito in un centro storico ad un passo da una campagna meravigliosa, quindi preferisco stare all’aria aperta per fare lunghe camminate a passo sostenuto.

Nuovi obiettivi: aiutare le altre mamme

Attualmente i miei obiettivi sono proiettati totalmente verso la famiglia, accogliere la bambina, pensare alla casa nuova. Allo stesso tempo, però, ho intrapreso un progetto finalizzato ad aiutare quelle donne, neo mamme, mamme che vogliono sentirsi bene con se stesse, aiutandole a capire che un ora al giorno possiamo dedicarla noi. Magari rinunciamo ad un ora di social, io stessa spesso non riesco a postare tutto quello che faccio o che vorrei mostrare per motivare anche altre ragazze o donne, ma va bene così: o penso a me o penso al telefono. E inoltre non nascondo che il palco mi ha lasciato qualcosa di irrisolto dentro, quindi mai dire mai.

Mamme e sport: come conciliare tutti gli impegni

Andare in trasferta, lontano dal tuo bimbo, per affrontare una gara è uno stimolo in più per fare bene. Ogni volta che dovevo gareggiare dicevo: non posso tornare a mani vuote. Certo seguire la preparazione con un bimbo di neanche un anno e un lavoro che ti occupa circa due ore di viaggio tra andata e ritorno, non è semplice, ma penso che sia stato proprio David a darmi la tranquillità e la pazienza necessarie per affrontare tutto.

Organizzare il tempo a disposizione

Io ho un “problema”: la mattina non riesco a svegliarmi prima delle 7.30 / 8:00. Fortuna che mio figlio dorme come me, quindi la mattina tendo ad essere molto lenta, ma una volta che poi ricarico le pile non mi fermo più fino in tarda serata, dove concentro le maggiori attività.

Attualmente non ho problemi essendo in maternità (anche se una mamma non riposa mai) ma prima riuscivo a gestire il tutto grazie all’aiuto di mio marito e grazie ai nonni che mi hanno sempre supportato senza mai farmi pesare nulla. Anche se inizialmente è stato difficile spiegare loro il perché di questo percorso, ora le nostre famiglie sono i nostri primi Fan. Inoltre - come dicevo prima - sono molto metodica, ho sempre vissuto la preparazione come una routine e ho acquisito delle abitudini che mi sono portata in questa gravidanza.

David è ancora piccolo per capire il senso di tutto, ma ogni volta che vede una ragazza in bikini o mentre fa il posing la indica e dice “ Mamma” quindi penso abbia intuito che oltre ad essere la sua mamma sono anche qualcos’altro.

I valori da trasmettere ai figli

Penso che insegnare ai propri figli i valori dello sport e del benessere sia fondamentale per farli distinguere in questa attuale società. David non mangia merendine o qualsiasi cibo confezionato, mangia le gallette e la fesa di tacchino, perché in casa al massimo abbiamo la bresaola. Mangia molta frutta fresca e verdure del nostro orto, i miei dolci sani fatti in casa, ma soprattutto già fa sport: a 18 mesi ha iniziato scuola di nuoto e Psicomotricità per 3 ore di Sabato. Naturalmente ha qualche vizietto, come ogni bambino, e ammetto che questo è più colpa della mamma che del papà: è molto attivo quindi ogni tanto devo usare degli escamotage per calmarlo.

Integrazione sportiva durante la gravidanza

Attualmente in gravidanza non ho cambiato molto le mie abitudini a livelli di integrazione: utilizzo V-Factor come multivitamico perché contiene anche acido folico; poi aggiungo Vita-C, Omega 3 Ultra, Magnesio Gold, Ala Gold. Dopo l’allenamento integro con uno shaker di proteine vegetali ISO SOY.

Non bevo caffè essendo in gravidanza, ma alterno con tè verde e mi aiuto molto con l’alimentazione: frutta nella prima parte della giornata, verdure e proteine durante; in questo periodo mangio anche tanto pesce.

I miei integratori preferiti (quelli a cui non posso assolutamente rinunciare) sono E-Ultra, Hair XP e Linfaid, che ho inziato ad usare da poco ma di cui già noto dei risultati ottimali.

Integrazione durante la gravidanza

Un messaggio a tutte le mamme

Tutto il mio percorso gira intorno a una consapevolezza: attualmente come atleta non posso permettermi di gareggiare all’estero ma questo non toglie che posso realizzare i miei piccoli successi qui in Italia. E per successi non intendo vittorie o notorietà ma soddisfazioni personali. Basta davvero poco: un'ora di allenamento al giorno e cibo sano. Per la dieta la soluzione sta nel coinvolgere tutta la famiglia a seguire uno stile di vita equilibrato e attento. Quando sono salita sul palco a 9 settimane di gravidanza nel dicembre del 2017, ho cercato di dimostrare che un anno di preparazione portata avanti con costanza, determinazione, passione e senza stress può davvero regalare grandi soddisfazioni.

Alba Stella
Bikini Fitness - TeamVitamin

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