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INTEGRATORI ALIMENTARI A BASE DI PROTEINE

Gli integratori nutrizionali a base di proteine sono da tempo tra i prodotti in assoluto più discussi, amati da tanti e demonizzati (troppo spesso ingiustamente e a sproposito) da altri. Ma in pratica a che cosa ci si riferisce parlando d’integratori alimentari di proteine? Ci si riferisce a una serie di prodotti che in perfetta armonia con la definizione data dalla normativa vigente costituiscono una “fonte concentrata di sostanze nutritiveda utilizzarsi appunto nel completamento funzionale di un approccio dietetico equilibrato e realizzato nel rispetto delle comuni linee guida. Quali possono essere le modalità di utilizzo più sensate e razionali per quanto riguarda questa categoria d’integratori? La risposta a una serie di quesiti permetterà di fornire una risposta adeguata a questa domanda.

 

1) Quando risulta utile assumere un integratore alimentare a base di proteine?

Nell’ottica di quanto appena definito è possibile pensare all’utilizzo d’integratori a base di proteine ogni qual volta con la comune alimentazione non è possibile raggiungere un livello di assunzione adeguato (vedi post: Le proteine) le motivazioni potrebbero essere diverse:

  • Impossibilità di accedere a una quota proteica adeguata (per esempio in soggetti con particolare fabbisogno come atleti che praticano sport di potenza)
  • Impossibilità in determinati momenti della giornata di accedere ad alcune tipologie di alimenti (sia per la possibilità di consumo che per la possibilità di preparazione)
  • Difficoltà logistiche/organizzative di varia natura
  • Ecc.

Oppure ogni qual volta sia necessario integrare la quota proteica con un prodotto dalle particolari caratteristiche come per esempio:

  • Velocità di digestione e assorbimento
  • Contenuto/bilanciamento in particolari aminoacidi
  • Assenza di molecole normalmente presenti negli alimenti e controindicate in grandi quantitativi per alcune tipologie di soggetti (per esempio purine)
  • Necessità di utilizzare proteine di origine vegetale con uno specifico spettro aminoacidico
  • Ecc.


2) Quali sono le principali categorie attualmente in commercio e quali sono le principali caratteristiche di ogni prodotto?

Esistono in commercio numerose tipologie d’integratori di proteine, le principali possono essere analizzate sinteticamente come segue:

  • Proteine della soia

    - Possibilità di utilizzo da parte di soggetti vegani
    - Possibilità di favorire il controllo della colesterolemia
    - Opportuno verificare lo spettro amminoacidico del prodotto in modo da evitare profili sbilanciati
    - Opportuno verificare la presenza e il quantitativo di fitoestrogeni (in particolare di natura flavonica)
  • Proteine dell'uovo - Ovalbumine 

  • Ottimi valore biologico e indice di efficienza proteica
  • Notevole indice di sazietà:Opportuno considerare la possibilità di allergie/intolleranze
    • Digestione e assorbimento lente
    • Maggior Termogenesi Indotta dalla Dieta/Azione Dinamico Specifica
  • Opportuno considerare le caratteristiche organolettiche di alcuni prodotti a base di uova in quanto non sempre gradevoli; le formulazioni realizzate per idrolisi di solito non manifestano questo prodotto
  • Utilizzabili anche come fonte di aminoacidi slow release
  • Proteine del latte.Si suddividono in due macro categorie principali dalle caratteristiche molto diverse:

    • Caseine: costituiscono l’80% della quota proteica del latte
      • Buon valore biologico e indice di efficienza proteica
      • Notevole indice di sazietà:
        • Digestione e assorbimento lenti
        • Maggior Termogenesi Indotta dalla Dieta/Azione Dinamico Specifica
      • Opportuno considerare le caratteristiche organolettiche di alcuni prodotti a base di caseine in quanto non sempre gradite da tutti i soggetti
      • Utilizzabili anche come fonte di aminoacidi slow release
  • Proteine del Siero: costituiscono il 20% della quota proteica del latte, generalmente circa l’80% delle proteine del siero sono lattalbumine e il 20% lattoglobuline
    • Ottimi valore biologico e indice di efficienza proteica, superiori anche a quelli dell’uovo
    • Ottimo contenuto in aminoacidi essenziali
    • Ottimo contenuto in aminoacidi ramificati
    • Digestione e assorbimento estremamente veloci
    • Ottime nel supporto delle funzioni anaboliche
    • Utilizzabili come fonte veloce di aminoacidi
  • Proteine della carne

    • Buoni valore biologico e indice di efficienza proteica
    • Digestione e assorbimento dipendenti dalla modalità di realizzazione
    • Generalmente buon contenuto in aminoacidi essenziali
    • Opportuno verificare l’eventuale presenza di purine
    • Opportuno considerare le caratteristiche organolettiche di alcuni prodotti a base di carne in quanto non sempre gradite da tutti i soggetti

 

3) Quali sono i dosaggi da ritenere adeguati?

Per poter stabilire una quota di assunzione l’ideale sarebbe consultare un professionista della nutrizione umana per valutare la modalità di utilizzo più consona alla propria situazione, in assenza di questa possibilità risulta opportuno attenersi alle indicazioni fornite dal produttore della formulazione utilizzata considerando che l’integratore dovrà essere considerato parte integrante della quota proteica consigliata dalle linee guida che costituisce quindi la somma di tutte le proteine assunte sia con i comuni alimenti che con gli integratori. Valutando le indicazioni fornite dalle diverse società scientifiche mediamente la quota complessiva di assunzione si colloca intorno ai seguenti valori:

  • 1 g/kg di peso corporeo per soggetti sedentari
  • 1.1-1.2 g/kg di peso corporeo per soggetti debolmente attivi
  • 1.4-1.8 g/kg di peso corporeo per soggetti attivi o atleti (l’assunzione cambia a seconda del livello e del tipo di attività svolta)
  • 2 a 2.4 g/kg di peso corporeo per gli sport di potenza o i programmi di muscolazione

Assunzioni superiori non vengono considerate generalmente né utili né produttive in quanto difficilmente assorbibili o utilizzabili con efficienza.

 

4) L’assunzione d’integratori alimentari a base di proteine è da ritenersi sicuro?

Come per quanto riguarda l’assunzione proteica mediante i comuni alimenti, se effettuata da soggetti sani entro i limiti consigliati dalle comuni linee guida l’assunzione è da ritenersi sicura, fermo restando che la quota da considerare è quella globalmente ottenuta sommando il contenuto proteico dei comuni alimenti e quello dell’integratore utilizzato.

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