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CLA: i Benefici sulla salute dell'Acido Linoleico Coniugato

CLA

Generalmente parlando di CLA si pensa ad una sola caratteristica della molecola mentre in realtà ci si riferisce a una serie di molecole appartenenti alla famiglia degli acidi octadecadienoici che include strutture accomunate da caratteristiche molecolari simili (in quanto isomeri dell’acido linoleico) caratterizzate inoltre da legami coniugati, cioè doppi legami separati da un legame singolo. Tra questi isomeri, quelli maggiormente studiati in letteratura scientifica e di conseguenza utilizzati nell’integrazione alimentare, sono:

  • cis-9, trans-11 CLA (acido c9, t11-octadecadienoico)
  • trans 10, cis 12 CLA (acido t10, c12-octadecadienoico)

 

Quali sono gli effetti principalmente considerati in letteratura scientifica?

 

Modificazione della composizione corporea: in un primo momento è stata attribuita prevalentemente all’isomero cis-9, trans-11 CLA, mentre studi successivi hanno chiarito come l’isomero trans 10, cis 12 CLA abbia un'attività addirittura superiore nel favorire la riduzione del tessuto adiposo contestualmente ad effetti positivi sul trofismo della massa magra. Sembra che quest’attività sia notevolmente correlata all’espressione dei geni per la proteina disaccoppiante UCP-2 mediante meccanismi ancora non completamente chiari.

 

Prevenzioni complicanze dell’ateroschlerosi e delle alterazioni del metabolismo del glucosio (intolleranza perifierica al glucosio, diabete ecc): diversi autori ipotizzano che l’effetto antiaterosclerotico possa essere correlato a un possibile ruolo da parte del recettore γ, attivato dal proliferatore perossisomico (PPARγ) nel prevenire la degenerazione di eventuali placche e associato a un possibile ruolo nella modulazione degli eicosanoidi (molto probabilmente per l’associato miglioramento del quadro lipidico). Per quanto riguarda la prevenzione delle complicanze di un alterato metabolismo del glucosio viene chiamata in causa sempre una possibile azione del recettore γ attivato dal proliferatore perossisomico (PPARγ) nell’implementare la tolleranza periferica al glucosio, l’insulinemia e l’espressione dei geni per la proteina disaccoppiante UCP-2, con gli ovvi benefici del caso. Anche in questi casi i meccanismi d’azione non sono stati completamente chiariti.

 

Prevenzione delle malattie neoplastiche: alcuni autori riportano effetti inibitori sulla fase di onco iniziazione e sulla fase di onco promozione molto probabilmente dipendenti dalla modulazione degli eicosanoidi e del recettore γ attivato dal proliferatore perossisomico (PPARγ), anche se i meccanismi coinvolti non sono stati ancora completamente chiariti. Tali effetti sono stati osservati sia per l’isomero cis-9, trans-11 CLA che per l’isomero trans 10, cis 12 CLA.

 

Questi risultati molto promettenti sono stati ottenuti principalmente dalla valutazione di modelli sperimentali o di modelli animali. I dosaggi comunemente valutati vengono rientrati nei limiti estremi compresi tra 1000 e 6000 mg/die anche se l’intervallo compreso tra 1000 e 2000 mg è quello generalmente più comune e più utilizzato nella pratica comune. Dal punto di vista alimentare possono essere rinvenuti principalmente in prodotti di origine animale, anche se è possibile ricavarne discreti quantitativi in alimenti di origine vegetale:


 

Come per una grande gamma di sostanze è consigliabile, a scopo precauzionale, prudenza nell’utilizzo da parte di gestanti, nutrici e soggetti pediatrici, in quanto non sono ad oggi disponibili sufficienti dati relativi a dosaggi e sicurezza su grandi campioni di popolazione.

Dott. Alexander Bertuccioli
Biologo Nutrizionista

Riproduzione vietata

 

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