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SALI MINERALI: IMPORTANTI ALLEATI PER LA STAGIONE ESTIVA

Nel periodo estivo inizia solitamente il bombardamento mediatico relativo all’impiego di massa di Sali minerali per la popolazione in genere, questo da un certo punto di vista potrebbe anche essere condivisibile in quanto le incrementate temperature e di conseguenza le incrementate dinamiche di traspirazione sono spesso foriere di aumentata perdita sia di fluidi che di elettroliti, i famosi Sali minerali appunto.

Ovviamente parte di questi Sali viene reintegrata mediante l’alimentazione, infatti spesso per i non atleti potrebbe non rivelarsi necessario reintegrare alcuni di questi elettroliti, come ad esempio il sodio e il cloruro, in genere già assunti in sovrabbondanza mediante la comune alimentazione con il consumo di sale da cucina.
Esistono però altri elettroliti che per una serie di fattori quali abitudini alimentari non propriamente equilibrate oppure impossibilità nel consumo di determinate tipologie di alimenti, spesso non vengono consumati a sufficienza nel periodo estivo, in questa categoria rientrano in genere il potassio e il magnesio. 

Ma quali sono i ruoli di questi Sali o elettroliti che dir si voglia nel nostro organismo? 

Potassio

 

Il potassio rappresenta il principale elettrolita intracellulare, la sua presenza in questo distretto è alla base dell’equilibrio che grazie alla presenza di sodio in ambiente extracellulare, governa un gran numero di reazioni che permettono molti processi alla base del funzionamento dell’organismo umano e animale, basti pensare infatti che adeguati livelli di potassio si mostrano fondamentali per una corretta funzionalità neuromuscolare: infatti si dimostra un componente essenziale dei processi che intervengono nella generazione dei gradienti necessari sia alla trasmissione del segnale nervoso sia ai processi che permettono la contrazione muscolare, a livello di muscolo liscio, striato e cardiaco.

Il potassio esercita inoltre un ruolo fondamentale in una serie di reazioni enzimatiche decisamente fondamentali per l’organismo umano, come ad esempio quelle implicate nella fosforilazione ossidativa, processo alla base della produzione di energia nell’organismo umano.
Considerati questi ruoli essenziali ai processi di base che governano funzioni fondamentali dell’organismo umano, la carenza di potassio (tecnicamente definita ipocaliemia) è correlata all’alterazione di numerosi processi fisiologici che possono andare dall’incremento della pressione arteriosa a un franco quadro di ipertensione, possono comportare aumento del rischio di calcolosi delle vie urinarie, aumento nel turnover del tessuto osseo, mentre nei casi più gravi può verificarsi apatia, confusione mentale, debolezza del muscolo-scheletrica, anomalie cardiache in grado di degenerare fino ad aritmie e arresto cardiaco. Diversi autori non sono concordi nel raccomandare livelli di assunzione giornaliera, a seconda dei casi e degli impieghi in letteratura si trovano indicazioni comprese tra 2000 e i 5000 mg/die.

 

Magnesio

 

Il magnesio ricopre una serie di ruoli di estrema importanza a livello fisiologico partecipando come cofattore ad alcune delle reazioni essenziali al corretto funzionamento nell’organismo umano (oltre 300) che includono attivazione degli aminoacidi, sintesi proteica, sintesi di acidi grassi, formazione di cAMP e metabolismo degli acidi nucleici. Il magnesio nell’organismo per sopperire a queste funzioni, oltre all’accumulo a livello osseo, viene generalmente immagazzinato e impiegato a livello cellulare sia nel citoplasma che nei diversi organuli, contribuendo a un fisiologico svolgimento delle diverse funzioni. Anche nei confronti del magnesio diversi autori forniscono indicazioni diverse suggerendo in condizioni normali un intervallo di assunzione tra i 300 e i 450 mg/die.
Valori superiori potrebbero mostrarsi necessari in soggetti dal profilo calorico-nutrizionale alterato con importante catabolismo e/o ipopotassemia.

Tra le diverse forme in cui è possibile assumere questi ioni una si dimostra particolarmente interessante: la forma citrata. Questa forma salina viene formata dalla coniugazione dell’acido citrico e dallo ione di riferimento portando rispettivamente alla formazione di potassio citrato e magnesio citrato.
L’acido citrico nell’organismo vede rapidamente metabolizzata la sua funzione acida generando una molecola di natura alcalina utile al supporto delle funzioni tampone nell’organismo, in grado quindi di intervenire nel mantenimento dell’equilibrio nel  pH, fattore importante nel sedentario ma assolutamente fondamentale in tutti i soggetti con uno stile di vita attivo.

Il magnesio e potassio rappresentano senza ombra di dubbio importanti risorse nutrizionali per l’organismo, risorse che possono diventare fondamentali nella stagione estiva dove i fattori ambientali possono favorirne un incrementata escrezione, l’utilizzo in forma citrata costituisce inoltre un valore aggiunto nel supporto metabolico sostenendo l’equilibrato mantenimento del pH fisiologico.

 

 

Dott. Alexander Bertuccioli
Biologo Nutrizionista

 

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