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GLUTAMMINA PER RECUPERARE LE ENERGIE

La Glutammina è un aminoacido molto conosciuto nel settore del fitness bodybuilding e ha subito molte critiche a riguardo della sua utilità come integratore, conosciamolo meglio.

La Glutammina è un aminoacido che fa parte della categoria dei NON ESSENZIALI, ma che in determinate situazioni di stress da attività fisica e/o particolari patologie, può diventare condizionatamente ESSENZIALE.

La sintesi di glutammina avviene autonomamente nel nostro organismo e si aggira intorno ai 25- 75 g al giorno resi disponibili per le necessità fisiologiche quotidiane.
In caso di allenamenti molto intensi e periodi altamente stressanti, la sua naturale produzione potrebbe non essere sufficiente ed è quindi il caso di valutare un incremento dell’assunzione di questo aminoacido, attraverso la dieta o la supplementazione specifica.

La glutammina è presente naturalmente in alimenti ricchi in proteine come la carne, il pesce soprattutto il salmone, nelle uova e nei latticini, ma anche nei fagioli, nel miso e nella frutta secca. La sua biodispobilità viene alterata come molti altri aminoacidi con la cottura, capiamo quindi che in caso di aumentata necessità in condizioni sportive particolari, la sua integrazione potrebbe essere una valida soluzione.

Vediamo alcuni ruoli in cui interviene la glutammina:

 

Aumento della sintesi proteica e risintesi di glicogeno :

Gli studi iniziali che ne evidenziavano fortemente i benefici, erano effettuati su animali in vitro e poi successivamente sono stati smentiti da altri studi effettuati ‘’in vivo‘’ e sugli uomini. Alcuni studi hanno però evidenziato 2 situazioni in cui la glutammina sembra avere riscontri alquanto positivi negli sportivi che praticano attività molto intense:

1)      Restrizione calorica e digiuno intermittente, come ruolo anticatabolico-glucogenetico

2)    In associazione con carboidrati e aminoacidi essenziali, incrementando la risentesi di glicogeno rispetto ai soli carboidrati

 

Sistema immunitario

Soprattutto in situazioni di attività sportive molto intense o in fasi di over-reaching (verso il sovra-allenamento), la glutammina ha riscontrato effetti positivi per quanto riguarda il rischio di sviluppare infezioni e malanni in questi periodi dove anche un semplice raffreddore è dietro l’angolo.

 

Sistema ormonale

La glutammina se somministrata in concomitanza di una dieta adeguatamente ricca in proteine, ha riscontrato incrementi basali dell’ormone somatotropo (gh) in soggetti di mezza età ( over 50) con miglioramento della composizione corporea.

 

Funzione detossificante

Un ruolo fisiologico interessante della glutammina è quello di partecipare alla funzione detossificante svolta dai reni, essa permette l’eliminazione dello ione ammonio derivato dalla metabolizzazione delle proteine (che subiscono reazioni chimiche) assunte con la dieta o di degradazione endogena, evitandone l’accumulo di scorie azotate.

 

Sistema nervoso centrale e periferico

La glutammina essendo un metabolita dell’acido glutammico, riveste un ruolo protagonista nel sistema nervoso centrale, perché essa essendo in grado di bypassare la barriera ematoencefalica è precursore sia del acido glutammico, ossia neurotrasmettitore eccitatorio del sistema nervoso ed è anche parallelamente precursore del neurotrasmettitore GABA coinvolto nella regolazione della trasmissione nervosa, conosciuto come neurotrasmettitore del relax.  

CRITICITA' E LIMITAZIONI

Competizione dell’assorbimento con altri aminoacidi: avendo la glutammina le stesse vie di trasporto intestinale di altri aminoacidi, un’eccessiva assunzione di quest’ultima potrebbe influenzare negativamente l’assorbimento di altri aminoacidi, alterando il profilo amminoacidico assorbito rispetto a quello ingerito.

Down regulation della sintesi endogena di glutammina spontanea, a seguito di una lunga ed eccessiva integrazione continuativa di glutammina.

Assorbimento e biodisponibilità: la sua assunzione orale dimostra una scarsa biodisponibilità a livello ematico rispetto alla quantità ingerita. La prima problematica sembra essere relativa all’utilizzo come substrato energetico da parte di popolazioni cellulari intestinali e renali che non permettono un efficiente immissione di questa nel torrente circolatorio.

Poca solubilità e stabilità della glutammina in soluzione acquosa, evitare quindi di mettere acqua nello shaker contenente glutammina se non avete intenzione di berlo entro il minuto successivo.

Per ovviare a questo problema e a quello della biodisponibilità della glutammina, è disponibile la SUSTAMINA (alanil l-glutammina ) che sembra essere molto più solubile e biodisponibile della prima, essendo assorbita da un canale preferenziale e specifico, evitando cosi anche i problemi di competizione con gli altri aminoacidi.

 

CONSIGLI E MODALITÀ DI ASSUNZIONE

 Viste e considerate le sue criticità e punti di forza, possiamo dire che:

  • appena svegli e prima di coricarsi, a digiuno, una dose di 5 g potrebbe essere ideale in soggetti sportivi in fasi di restrizione calorica e/o fasi molto intense di allenamento, per circa un mese di utilizzo
  • post allenamento, in associazione a carboidrati ed aminoacidi essenziali, per massimizzare la risintesi di glicogeno nell’immediato post workout.

 

Dott. Marco Guercioni 
Dottore in Biologia della Nutrizione

 

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