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CAFFEINA E ALLENAMENTO: QUANDO SI DIMOSTRA REALMENTE UTILE?

La caffeina ormai occupa nella vita di tutti i consumatori un ruolo piuttosto importante, infatti oltre alle bevande di uso comune quali il comune espresso o le cole, è estremamente diffusa anche negli energy drink e in numerosi prodotti tecnici tra cui carbo gel, pre-workout, termogenici e via dicendo. Prima di discutere nel dettaglio le proprietà applicative correlate può rivelarsi molto utile chiarire per qualcuno o rispolverare per qualcun altro alcuni concetti di base:

Che cos’è la caffeina?

La caffeina è un metabolita secondario appartenente alla famiglia degli alcaloidi naturalmente presente in foglie, semi e frutti di numerose specie di piante tra cui quelle da cui si ottengono prodotti quali:

  • Caffè
  • Cacao
  • Cola
  • Guaranà
  • Mate

E ovviamente nei diversi prodotti da esse ottenuti. Un primo aspetto che risulta fondamentale chiarire è che spesso ci si riferisce in maniera impropria alla caffeina con diversi  sinonimi derivati dalla pianta da cui è stata estratta quali guaranina, teina e mateina anche  dal punto di vista biochimico ci si sta riferendo esattamente alla stessa molecola, quindi quando si assumono derivati del guaranà piuttosto che del matè o del tè di fatto si va ad assumere, insieme ad altre sostanze specie specifiche della caffeina.

Quali sono i principali utilizzi per la caffeina?

Generalmente le piante contenenti caffeina sono state utilizzate con finalità alimentare, utilizzo che si è poi evoluto per sfruttarne in maniera elettiva le proprietà stimolanti in prima battuta a livello della componente ortosimpatica del sistema nervoso e in secondo luogo come inibitore delle fosfodiesterasi.

Quali sono i risultati studiati sulla performace?

Gli effetti ottenibili con questa molecola sono stati ampiamente analizzati in lavori presenti in letteratura dimostrando interessanti possibilità applicative relativamente alla prestazione. Infatti un consumo di caffeina per intervalli di assunzione compresi tra i 3 e i 6 mg/kg si è dimostrato efficace nel miglioramento delle prestazioni atletiche in soggetti allenati. Nel considerare questa affermazione risulta importante ribadire che livelli di assunzione superiori non sono stati in grado di mostrare ulteriori vantaggi rispetto al suddetto intervallo.

Esistono diverse forme di caffeina? Quali differenze mostrano?

La caffeina può essere assunta in diverse forme molecolari, quella che ha mostrato una maggiore potenzialità ergogenica in diversi lavori è la caffeina anidra, che ha permesso di ottenere risultati superiori per esempio rispetto al mero consumo di caffè.

Per quali applicazioni quindi l’utilizzo di caffeina mostra effetti positivi sulla performance?

Il consumo di caffeina si mostra particolarmente indicato in quanto esistono numerose evidenze ben documentate con dimostrazione di efficacia e sono:

  • Prestazioni di edurance (specialmente se massimali)
  • Competizioni a cronometro
  • Discipline che richiedono  alti livelli di vigilanza e attenzione
  • Sollecitazioni  intermittenti come ad esempio sport di squadra , mostrandosi particolarmente utile per il prolungamento dei livelli prestativi nel tempo

Analizzando invece le prestazioni di forza o che comunque prevedono un importante lavoro contro resistenza, gli studi al momento presenti in letteratura mostrano risultati piuttosto contrastanti con autori che riportano effetti ed altri riportano di non averne osservati.

Che dire invece delle presunte potenzialità diuretiche della caffeina? Possono influire negativamente sulla prestazione?

Analizzando i dati presenti in letteratura  vengono esclusi potenziali effetti diuretici tali da influire negativamente sulla prestazione attribuibili alla caffeina.

Analizzando concretamente le potenzialità della caffeina sarà possibile progettare un’assunzione ottimizzata e consapevole, assumendo il prodotto giusto per l’esigenza giusta.





Dott. Alexander Bertuccioli

Biologo Nutrizionista

 

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