Antiossidanti e recupero sportivo: quando è utile integrare? | Dott. Marco Guercioni VitaminCenter
Che cosa sono gli antiossidanti
Gli antiossidanti sono tra le sostanze più conosciute nel mondo dell’integrazione sportiva (e non solo) perché sono ritenute fondamentali per la salute.
Gli antiossidanti svolgono infatti l’importante ruolo di difendere le nostre cellule dai danni che le molecole radicali (come i famosi radicali liberi) possono portare. Ad oggi, sappiamo però che eccedere nell’assunzione degli antiossidanti non è buona cosa: il naturale sistema antiossidante del nostro organismo è regolato in modo che esista un equilibrio costante tra i radicali prodotti e l’attività degli antiossidanti.
Il problema sorge quando il sistema non riesce a far fronte ad un eccesso di produzione di molecole ossidanti o radicali (per via di cattivo stile di vita, stress, sport intenso, malattie, farmaci, alcol, fumo, inquinamento, smog, ecc.). Ecco che in nostro aiuto vengono gli integratori di antiossidanti. Infatti, alcune vitamine, così come alcuni estratti vegetali, opportunamente associati fra loro ed anche a minerali, integrano il nostro sistema, supportando le cellule nel controbattere l’azione negativa dei radicali.
Antiossidanti e sport
Tra i soggetti che possono maggiormente beneficiare di un’assunzione di antiossidanti ci sono sicuramente gli sportivi, che sono più esposti ai rischi provocati da una produzione elevata di radicali liberi.
È risaputo infatti che lo stimolo indotto dai radicali stessi è benefico, poiché porta sia a stimolare la riparazione cellulare, sia al potenziare le difese stesse dell’organismo. I radicali liberi, però, sono anche in parte responsabili della diminuzione della resistenza fisica, che rifletterebbe un danno muscolare non riparato e un’usura nel tempo degli apparati muscolo-scheletrico-articolari.
Sappiamo che l’attività fisica consuma molta energia attraverso l’attivazione di molte reazioni chimiche del nostro metabolismo. Sono proprio queste reazioni a produrre anche più radicali e molecole ossidanti, che devono quindi essere correttamente “smaltite” o comunque rese innocue. Infatti, l’azione negativa e ripetuta nel tempo di queste molecole favorisce l’invecchiamento precoce di cellule, organi e sistemi (basta pensare all’invecchiamento precoce di alcuni atleti di ultraendurance), ma tende ad indebolire anche il sistema immunitario; inoltre lo stress ossidativo da eccesso di radicali liberi può, nel tempo, concorrere all’insorgenza di varie patologie gravi tra cui quelle cardiovascolari e neurodegenerative.
Perché assumere antiossidanti?
Quando sottoponiamo il corpo ad un’attività fisica intensa (pesi e sport di potenza), oppure intensa e di lunga durata (ciclismo, corsa), dobbiamo altrettanto fornire un’adeguata quantità di antiossidanti per far sì che le nostre cellule possano sia prevenire danni, che porvi rimedio. In tutte le cellule del corpo sono infatti attivi in continuazione meccanismi sia di sostituzione che di rafforzamento delle difese, ovvero di riparazione dei componenti delle cellule stesse.
Per ottimizzare queste reazioni di “ripristino”, senza dubbio bisogna ricorrere ad un’alimentazione bilanciata e adeguata, ma anche ad uno stile di vita davvero sano, che rispetta il sonno notturno e soprattutto i periodi di riposo dall’attività sportiva: preziosissimi alleati del recupero non solo strettamente muscolare, ma di tutto il corpo. Infatti, così facendo diamo il tempo all’organismo di attuare tutte quelle reazioni che coinvolgono gli antiossidanti endogeni (propri del nostro corpo). Occorre però sottolineare che sono davvero pochi coloro che, praticando attività fisica amatoriale o anche agonistica, mettono in pratica ciò che serve. Quanti seguono una dieta davvero bilanciata in termini di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali? Quanti dormono 8 ore ogni notte? Quanti vivono lontani da stress esterni dovuti a lavoro, quotidianità, problemi di varia natura e preoccupazioni? Ecco che in nostro aiuto arrivano gli integratori antiossidanti.
Quali sono i 2 antiossidanti più conosciuti dalla scienza?
- Resveratrolo
È una molecola conosciuta per via del fatto che essa è contenuta nel vino, ipotizzato anche il suo ruolo nella capacità di esercitare un effetto anti-aging. Sembrano essere riconosciuti anche i suoi effetti positivi sulla protezione cardiaca e nel miglioramento del flusso sanguigno e i parametri pressori. Esso condivide anche molti degli effetti benefici di altri bioflavonoidi, cosi come la capacità di esercitare un effetto antiossidante.
- Astaxantina
È un pigmento rosso che si trova in alcuni frutti di mare, piume di fenicotteri e quaglie. Molto simile strutturalmente al beta carotene (provitamina a anch’esso importante antiossidante).
Sembra infatti ridurre i marker associati allo stress ossidativo, anche se non è ancora chiaro esattamente la sua potenza rispetto ad altri elementi antiossidanti. Negli anni ha suscitato sempre più interesse dai ricercatori per via dei buoni risultati riscontrati negli esiti del miglioramento dei parametri del colesterolo HDL ed LDL. Inoltre, è molto interessante il fatto che, da qualche anno, sia studiato e abbia dato risvolti positivi il suo impiego nei protocolli di fotoprotezione per la salute della pelle.
Quando vanno assunti gli antiossidanti?
Vista la premessa, è facile intuire che un corretto uso di antiossidanti naturali - quali vitamine, minerali ed estratti vegetali - possa supportare il fisico di coloro che praticano sport. È però fondamentale sottolineare che essi vanno contestualizzati al livello reale di attività praticata in termini di intensità, ma anche di durata e di alimentazione seguita.
Gli integratori di antiossidanti possono essere efficacemente assunti dallo sportivo integrandoli nella routine quotidiana con dei periodi di ciclizzazione. Potrebbe essere ottimale assumere gli antiossidanti:
- nel periodo di preparazione alla stagione agonistica, se quello che si cerca è soprattutto un supporto delle normali difese immunitarie;
- durante la stagione agonistica, se per vari motivi non è possibile alimentarsi in maniera del tutto adeguata, rischiando carenze nutrizionali che possono compromettere la performance;
- dopo la stagione agonistica, se questa è stata particolarmente provante per l’organismo e si necessita di un supporto al recupero fisico.
Per coloro che praticano sport intenso non a livello agonistico si può prevedere un’assunzione ciclizzata di 2-3 periodi all’anno (in base alle esigenze soggettive) della durata di circa 3-4 settimane ognuno.